L'uso del futuro nelle subordinate
In inglese il futuro si può esprimere, come abbiamo visto nelle lezioni di inglese precedenti, con diverse costruzioni. Prima di affrontare ed approfondire l'uso del futuro nelle subordinate ripassiamo i tempi dei futuri in inglese:
simple present
I leave tomorrow
will + infinitive (usato per esprimere intenzione)
I will leave tomorrow
present continuous
I'm leaving tomorrow
forma “to be going to”
I'm going to leave tomorrow
will/shall + infinitive
I will/shall leave tomorrow
qui will non esprime necessariamente intenzione
future continuous
I will be leaving tomorrow
You shall be leaving tomorrow
future perfect
I will have arrived tomorrow by noon
By the end of the week I will have been here for a month
David will have had his exam by now
future perfect continuous
I will have been living here for a year next week
Tutte queste costruzioni si possono trovare in proposizioni principali o in proposizioni subordinate.
Una proposizione è principale se è sintatticamente e semanticamente indipendente, o di senso compiuto; è invece subordinata se dipende, o è retta, da un'altra proposizione (anch'essa subordinata, oppure principale), sia da un punto di vista sintattico, sia semantico.
Per esempio: vado al mare perché ho bisogno di una vacanza.
vado al mare -> proposizione principale
perché ho bisogno di una vacanza -> proposizione subordinata (causale).
Quindi la subordinata (perché ho bisogno di una vacanza) è retta dalla principale (vado al mare).
Gli esempi usati sopra per illustrare le costruzioni inglesi del futuro sono tutti proposizioni principali. Adesso vedremo come, in inglese, si usa il futuro in proposizioni subordinate. Vediamo anzitutto alcuni esempi:
I think that I will leave tomorrow. [tooltip]Penso che partirò domani.[/tooltip]
I think that she will be leaving tomorrow. [tooltip]Penso che lei partirà domani.[/tooltip]
I think that we will have arrived by tomorrow. [tooltip]Penso che saremo arrivati entro domani.[/tooltip]
È importante notare che le proposizioni principali sono tutte al presente (I think that).
Le proposizioni subordinate invece sono tutte al futuro (I will leave tomorrow, she will be leaving tomorrow, we will have arrived by tomorrow).
È questa infatti la regola più generale:
il verbo di una subordinata può essere al futuro solo se la subordinata è retta da una principale il cui verbo è al presente.
È importante notare che in italiano è possibile costruire periodi in cui sia il verbo della subordinata sia quello della principale sono al futuro. Per lo più, le subordinate in questi casi saranno o temporali o ipotetiche. Iniziamo dalle temporali.
SUBORDINATE TEMPORALI
I periodi di questo tipo, ovvero in cui il verbo della principale è al futuro, in inglese si traducono in questo modo:
Marco will call me when you get there [tooltip]Marco mi telefonerà quando arriverete[/tooltip]
Qui la subordinata (when you get there) è al presente, non al futuro (come invece era in italiano). Infatti di regola:
il verbo delle subordinate temporali non è mai al futuro.
Altri esempi:
I'm not going to speak to you until you say that you are sorry [tooltip]Non parlerò con te finché non dirai che ti dispiace.[/tooltip]
I'm going to leave as soon as he gets here. [tooltip]Me ne andrò appena sarà qui / arriverà.[/tooltip]
The moment I have arrived I will give you a call. [tooltip]Ti chiamerò appena sarò arrivato.[/tooltip]
SUBORDINATE DEL PERIODO IPOTETICO
Questo vale anche per le subordinate del periodo ipotetico, ossia per le proposizioni introdotte da se (o espressioni equivalenti). In inglese, se il verbo della principale di un periodo ipotetico è al futuro, il verbo della subordinata è al presente, per esempio:
If it rains we won't be leaving. [tooltip]Se pioverà, non partiremo.[/tooltip]
In generale possiamo dire:
in un periodo ipotetico, il verbo della subordinata retta da if (if-clause) non è mai al futuro.
RICORDA
Sia nelle subordinate temporali, sia nel periodo ipotetico, se in italiano il verbo della subordinata è al futuro semplice, in inglese viene reso al simple present; se in italiano il verbo della subordinata è al futuro anteriore, in inglese viene reso con il present perfect. Per esempio:
If it rains we won't be leaving. [tooltip]Se pioverà, non partiremo.[/tooltip]
I will call you when we have arrived. [tooltip]Ti chiamerò quando saremo arrivati.[/tooltip]
Anche il discorso indiretto obbedisce alla regola generale. Vediamo degli esempi:
Giorgio says that we will leave tomorrow. [tooltip]Giorgio dice che partiremo domani.[/tooltip]
discorso diretto:
Giorgio says: “We will leave tomorrow". [tooltip]Giorgio dice: “Partiremo domani”.[/tooltip]
In inglese, se il verbo del discorso riportato è al futuro, allora il verbo che introduce il discorso riportato (says) è al presente; nella subordinata (that we will leave tomorrow) è mantenuto il tempo originale.
Se però il verbo che introduce la subordinata non è al presente, ma, come spesso accade, al passato, il tempo del verbo della subordinata cambia secondo regole specifiche (questo, d'altronde, succede anche in italiano). Per esempio:
Giorgio said: “Will we leave tomorrow?”
(discorso diretto)
Giorgio asked if we would leave the following day.
(discorso indiretto)
Un caso ancora più specifico è un tipo particolare di discorso indiretto, la subordinata interrogativa indiretta:
“Will we leave tomorrow?” [tooltip]“Partiremo domani?”[/tooltip]
(discorso diretto)
I wonder if we will leave tomorrow. [tooltip]Mi chiedo se partiremo domani.[/tooltip]
(discorso indiretto)
È importante notare che la subordinata, benché sia introdotta da if, non è una proposizione ipotetica. La regola data per il discorso indiretto in generale vale anche qui: se il tempo del verbo che introduce la subordinata (in questo caso, wonder) è al presente, il tempo originale, futuro, è mantenuto nella subordinata; in caso contrario, cambia (anche qui secondo regole specifiche).